DICIAMO NO AI PRODOTTI ISRAELIANI NEI NOSTRI SUPERMERCATI. FERMIAMO IL GENOCIDIO!


DICIAMO NO AI PRODOTTI ISRAELIANI NEI NOSTRI SUPERMERCATI. FERMIAMO IL GENOCIDIO!
Il problema
“Questo genocidio viene commesso a causa della terra, per la terra. Israele vuole la terra senza i palestinesi. E per i palestinesi, rimanere sulla terra fa parte di ciò che sono come popolo. Ecco perché lo chiamo genocidio di cancellazione coloniale” – Francesca Albanese, Relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967

21 novembre 2024, giorno 412 del genocidio
A tutte le cittadine e i cittadini d’Italia,
a tutte le persone che credono nei diritti umani, nel diritto internazionale e in particolare nel diritto del popolo palestinese alla libertà e all’autodeterminazione.
Siamo oltre 160 associazioni riunite in una Rete Interregionale: chiediamo alla Grande Distribuzione di interrompere la vendita di prodotti israeliani finché Israele non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale.
Ora abbiamo bisogno di te, sostieni la nostra richiesta: NO AI PRODOTTI ISRAELIANI NEI NOSTRI SUPERMERCATI!
A Gaza e in Cisgiordania Israele sta compiendo un genocidio che fa seguito a decenni di violazioni del diritto internazionale: colonizzazione, pulizia etnica, occupazione, apartheid come sancito a luglio 2024 dalle sentenze della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja.
Per la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja è obbligo di tutti gli Stati prevenire il genocidio: l’Italia, come l’Unione Europea e gli Stati Uniti, tace ed è complice.
Ma la responsabilità ricade anche sulle imprese, che dovranno rispondere delle loro eventuali complicità. E su tutte e tutti noi, cittadine e cittadini: noi non vogliamo essere complici!
Come non è accettabile che siano presenti sugli scaffali dei supermercati prodotti che provengano dal lavoro infantile o da sfruttamento come il caporalato, a maggior ragione consideriamo inaccettabile che siano venduti i prodotti del sistema genocidario di Israele.

foto – infoaut.org
Il sistema agricolo israeliano è totalmente e organicamente complice dei crimini dello stato israeliano: un progetto di colonizzazione basato sulla sottrazione di terra e di risorse idriche alla popolazione palestinese attraverso attacchi violenti di coloni fanatici armati e dell’esercito israeliano.
Allo stesso tempo, la terra e l’agricoltura sono fondamentali per la resilienza e resistenza del popolo palestinese e rappresentano un elemento fondante dell’identità palestinese, come per tutti i popoli colonizzati.
COSA ABBIAMO FATTO
Lanciamo questa petizione dopo mesi di azioni concrete (lettere alle dirigenze, interventi ad assemblee, volantinaggio, raccolta firme) per chiedere prima a COOP e poi a CONAD e cinque imprese della Grande Distribuzione (MD, Eurospin, LIDL, Esselunga, PAM), di interrompere la commercializzazione di prodotti israeliani come avocado, arachidi, manghi, datteri e altri prodotti alimentari e non solo.
In questi mesi di lavoro abbiamo preso in esame i Codici Etici di molte imprese della Grande Distribuzione secondo cui le catene di supermercati si impegnano a garantire che i fornitori dei prodotti presenti sui loro scaffali non violino i diritti umani e il diritto internazionale. Richiamiamo tutte le imprese della Grande Distribuzione a rispettare il proprio Codice Etico!
Firma anche tu: il tuo contributo è importante.
La tua firma ci rende più forti: le consegneremo alla COOP e alle altre imprese della Grande Distribuzione.
Rete Interregionale di 160+ associazioni Campagna Grande Distribuzione
retecampagnagd@gmail.com
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FOCUS COOP. Ricordiamo inoltre che, per quanto riguarda COOP, abbiamo lanciato una raccolta firme specifica indirizzata a soci/e e consumatori/consumatrici di quattro COOP.

Puoi unirti anche tu a quest’altra nostra campagna firmando la nostra lettera attraverso uno dei link qui sotto, secondo la tua regione di residenza e/o la Coop della quale sei socia/o:
--> Soci/e UNICOOP TIRRENO: https://tinyurl.com/UNICOOP-TIRRENO
--> Soci/e UNICOOP FIRENZE: https://tinyurl.com/UNICOOP-FIRENZE
--> Soci/e COOP LOMBARDIA: https://tinyurl.com/COOP-LOMBARDIA
--> Soci/e COOP ALLEANZA 3.0: https://tinyurl.com/COOP-ALLEANZA
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Informazioni generali
La Campagna No ai Prodotti Israeliani nella Grande Distribuzione è sostenuta da una rete di più di 160 associazioni in 5 regioni (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana), tra le quali molte riunite in coordinamenti cittadini per la Palestina .
L’azione, nata ad aprile 2024 da un gruppo di socie e soci COOP che avevano segnalato alle loro associazioni che nei punti vendita COOP erano esposti prodotti israeliani (ad esempio avocado e arachidi), coinvolge ora, attraverso la rete di associazioni, 3 Cooperative (Alleanza 3.0, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno), che sono le maggiori del sistema COOP e insieme rappresentano più del 50% del fatturato COOP in Italia e si è estesa in questi giorni a a COOP Lombardia.
La richiesta del Coordinamento Interregionale, al quale continuano ad arrivare adesioni, adesso anche da altre regioni, è quella di interrompere la commercializzazione di prodotti israeliani finché Israele non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale.
Firma e diffondi questa petizione. Organizza la raccolta firme nella tua città! Contattaci se hai bisogno di sostegno per unirti a questa campagna!
retecampagnagd@gmail.com
LINK ALL'ELENCO COMPLETO DELLE ASSOCIAZIONI IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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Il problema
“Questo genocidio viene commesso a causa della terra, per la terra. Israele vuole la terra senza i palestinesi. E per i palestinesi, rimanere sulla terra fa parte di ciò che sono come popolo. Ecco perché lo chiamo genocidio di cancellazione coloniale” – Francesca Albanese, Relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967

21 novembre 2024, giorno 412 del genocidio
A tutte le cittadine e i cittadini d’Italia,
a tutte le persone che credono nei diritti umani, nel diritto internazionale e in particolare nel diritto del popolo palestinese alla libertà e all’autodeterminazione.
Siamo oltre 160 associazioni riunite in una Rete Interregionale: chiediamo alla Grande Distribuzione di interrompere la vendita di prodotti israeliani finché Israele non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale.
Ora abbiamo bisogno di te, sostieni la nostra richiesta: NO AI PRODOTTI ISRAELIANI NEI NOSTRI SUPERMERCATI!
A Gaza e in Cisgiordania Israele sta compiendo un genocidio che fa seguito a decenni di violazioni del diritto internazionale: colonizzazione, pulizia etnica, occupazione, apartheid come sancito a luglio 2024 dalle sentenze della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja.
Per la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja è obbligo di tutti gli Stati prevenire il genocidio: l’Italia, come l’Unione Europea e gli Stati Uniti, tace ed è complice.
Ma la responsabilità ricade anche sulle imprese, che dovranno rispondere delle loro eventuali complicità. E su tutte e tutti noi, cittadine e cittadini: noi non vogliamo essere complici!
Come non è accettabile che siano presenti sugli scaffali dei supermercati prodotti che provengano dal lavoro infantile o da sfruttamento come il caporalato, a maggior ragione consideriamo inaccettabile che siano venduti i prodotti del sistema genocidario di Israele.

foto – infoaut.org
Il sistema agricolo israeliano è totalmente e organicamente complice dei crimini dello stato israeliano: un progetto di colonizzazione basato sulla sottrazione di terra e di risorse idriche alla popolazione palestinese attraverso attacchi violenti di coloni fanatici armati e dell’esercito israeliano.
Allo stesso tempo, la terra e l’agricoltura sono fondamentali per la resilienza e resistenza del popolo palestinese e rappresentano un elemento fondante dell’identità palestinese, come per tutti i popoli colonizzati.
COSA ABBIAMO FATTO
Lanciamo questa petizione dopo mesi di azioni concrete (lettere alle dirigenze, interventi ad assemblee, volantinaggio, raccolta firme) per chiedere prima a COOP e poi a CONAD e cinque imprese della Grande Distribuzione (MD, Eurospin, LIDL, Esselunga, PAM), di interrompere la commercializzazione di prodotti israeliani come avocado, arachidi, manghi, datteri e altri prodotti alimentari e non solo.
In questi mesi di lavoro abbiamo preso in esame i Codici Etici di molte imprese della Grande Distribuzione secondo cui le catene di supermercati si impegnano a garantire che i fornitori dei prodotti presenti sui loro scaffali non violino i diritti umani e il diritto internazionale. Richiamiamo tutte le imprese della Grande Distribuzione a rispettare il proprio Codice Etico!
Firma anche tu: il tuo contributo è importante.
La tua firma ci rende più forti: le consegneremo alla COOP e alle altre imprese della Grande Distribuzione.
Rete Interregionale di 160+ associazioni Campagna Grande Distribuzione
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FOCUS COOP. Ricordiamo inoltre che, per quanto riguarda COOP, abbiamo lanciato una raccolta firme specifica indirizzata a soci/e e consumatori/consumatrici di quattro COOP.

Puoi unirti anche tu a quest’altra nostra campagna firmando la nostra lettera attraverso uno dei link qui sotto, secondo la tua regione di residenza e/o la Coop della quale sei socia/o:
--> Soci/e UNICOOP TIRRENO: https://tinyurl.com/UNICOOP-TIRRENO
--> Soci/e UNICOOP FIRENZE: https://tinyurl.com/UNICOOP-FIRENZE
--> Soci/e COOP LOMBARDIA: https://tinyurl.com/COOP-LOMBARDIA
--> Soci/e COOP ALLEANZA 3.0: https://tinyurl.com/COOP-ALLEANZA
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Informazioni generali
La Campagna No ai Prodotti Israeliani nella Grande Distribuzione è sostenuta da una rete di più di 160 associazioni in 5 regioni (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana), tra le quali molte riunite in coordinamenti cittadini per la Palestina .
L’azione, nata ad aprile 2024 da un gruppo di socie e soci COOP che avevano segnalato alle loro associazioni che nei punti vendita COOP erano esposti prodotti israeliani (ad esempio avocado e arachidi), coinvolge ora, attraverso la rete di associazioni, 3 Cooperative (Alleanza 3.0, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno), che sono le maggiori del sistema COOP e insieme rappresentano più del 50% del fatturato COOP in Italia e si è estesa in questi giorni a a COOP Lombardia.
La richiesta del Coordinamento Interregionale, al quale continuano ad arrivare adesioni, adesso anche da altre regioni, è quella di interrompere la commercializzazione di prodotti israeliani finché Israele non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale.
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